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Appunti birrari da Amsterdam

 

L’occasione è ghiotta: riunione del personale permament del bar “Bières sans frontières” del Great British Beer Festival per discutere dei preparativi, dell’organizzazione soprattutto delle birre che vorremmo presentare.Amsterdam era stata proposta e accettata da tutti noi e con   Kuaska decidiamo di partire per un lungo fine settimana: venerdì e sabato visita della città, domenica dedicata a Delft e al festival delle birre invernali.Inizio subito il racconto senza parlare troppo d’Amsterdam e tralascio i soliti luoghi comuni: la città offre molto, dalla musica dal vivo, mostre, musei, poche farmacie (vero Kuaska?!?) Ma soprattutto bar dalle atmosfere ancora intatte e ben forniti di birre (ma non di cibo).Uno dei locali più interessanti è il Maximiliaan, microbirreria situata dietro il quartiere a luci rosse, che da sulla piazza del Nieuwe Markt.E’ anche ristorante, solo la sera, ma noi abbiamo provato solo le birre:

 

 

Maximilian

Bethanien, alc 4,5, stile kolsch, beverina, leggermente torbida con un floreale leggero nel naso seguito dal malto, mentre nel gusto l’amaro pungente lascia poco spazio al malto.

Kloosterbier, alc 7,5, stile abbazia ma con amaro persistente.

Camper Max, alc 7,5, ambrata, profumo floreale e fruttato con un luppolo persistente nel gusto (caratteristica di tutte le birre del locale) ma ben equilibrato con il malto.

Altra microbirreria è T’IJ, facilmente localizzabile: è ospitata in uno dei due mulini della città, ad est della stazione centrale.Il locale è piccolo, caratterizzato da un’esposizione di bottiglie vuote da tutto il mondo (comprese alcune chicche italiane), forse più di 2000, e offre la gamma intera alla spina ed in bottiglia.Possibile qualche snack di salame e formaggio ma rigorosamente senza pane…

Ho provato per voi:

Plzen, alc 5,2, ottima pils fruttata e floreale nel naso con un luppolo che domina il gusto insieme ad accenni di miele e malto.

Natte, alc 6, la loro migliore secondo il mio gusto e quello di Kuaska.Spezie, luppolo e vinoso nel profumo, mentre nel gusto amaro fuggente e bell’equilibrio tra malto, marzapane e leggero acidulo.

Zatte, alc 8, una triple floreale, dolce e forte, corposa.

Ijndejaarsbier, alc 9, birra di natale, ambrata, fruttata fortemente (papaia matura), formaggio e dolce nel gusto.

 

 

T'IJ

A seconda della stagione sono in produzione anche una bok, una triple più alcolica (Columbus), una bitter (Mug) stile inglese ed una strong ale (Struis).Producono per il Café Belgique la VLO, bionda dorata, ottima, fruttata e speziata.

Un locale da non perdere per la sua atmosfera di vecchia Amsterdam è il Wildeman, in pieno centro.La tradizione olandese, lo jenever e la birra convivono in un locale caldo, accogliente, tradizionale anche nell’arredamento e con una splendida sala per non fumatori.Una trentina, le birre disponibili, principalmente olandesi e belghe ma con puntate anche oltre oceano e sempre di gran qualità.Ho bevuto una Bambergator di 8 gradi piena di miele, affumicato e caramello, una Anchor Steam Christmas Ale di 5,3 gradi, fruttata e floreale ma anche con una punta d’affumicato, una Raaf Witte di 5 gradi, blanche citrica e una meravigliosa Avec les bons voeux di 9,5 gradi della brasserie a vapeur, alla spina, fruttata, floreale, ben luppolata e clamorosamente beverina per una gradazione simile.

Una nuova entrée si è inserita nel panorama della città: un locale chiamato Arendsnest, centrale, in una casa tipica lungo un canale, con una gamma di birre di tutto rispetto.Qui abbiamo tenuto la nostra riunione in compagnia di queste birre:

 

Arendsnest

Kroon pilsner, prodotta nel nord Brabante, leggermente profumata, equilibrata

Herengracht 90, ambrata e fruttata nel naso, luppolo discreto con finale dolce amaro mandorlato

Witte Kerst (Gulpener) blanche floreale e amara.

Al festival delle birre invernali di Delft, abbiamo degustato varie tipologie di vari produttori e d’anni diversi: impossibile elencarle ora.Vale la pena visitare la cittadina, una piccola Amsterdam, tranquilla e raccolta lungo pochi canali, famosa per le sue ceramiche blu ma per noi birrofili deve essere ricordata per la sua birrerie, ora pero tutte chiuse: rimangono cartelli e botti inseriti nell’architettura d’alcune case a ricordo dei vecchi tempi.

Per concludere vi consiglio ad Amsterdam una visita non al quartiere a luci rosse, non ad un coffe shop ma ad un negozio fornitissimo di birre: De Bierkoning dove potete spendere gli ultimi fiorini che vi rimangono prima di andare alla vicina stazione per prendere il treno per l’aeroporto.

 Indirizzi :

 MAXIMILIAAN Kloveniersburgwal 6-8 Tel (020) 6266280

 T’IJ 7 Funenkade Tel (020) 6228325

WILDEMAN 5 Kolksteeg Tel (020) 6382348

 ARENDSNEST Herengracht 90 Tel (020) 421 2057

DE BIERKONING Paleisstraat 125 Tel (020) 6252336

  

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