il fratello più forte

 

 

Dove nasce lo Scotch Whisky.

 

La Scozia si può suddividere in quattro regioni di produzione: Highland, Islay, Campbeltown e Lowland. In più la S.M.W.S. identifica la zona degli Island includendovi Orkney (Highland Park, Scapa), Mull (Ledaig-Tobermory), Skye (Talisker) e Jura (Isle of Jura).

Nell’ambito della vasta famiglia degli Highland si identifica la sottoregione dello Speyside, conosciuta per i famosi "Glenlivets", in cui si trovano i due terzi delle distillerie oggi in attività.

Vedremo ora di identificare, per ciascuna regione, le caratteristiche peculiari dei vari malti.

I Whiskies delle Highland si differenziano tra loro a seconda di dove si trova la distilleria: nel nord (North Highland) tendono ad avere corpo medio e sapori freschi, nonché delle note speziate o citriche con una punta di fumo sul finale.

Ad ovest (West Highland) hanno corpo più leggero con note di torba e fenolo; a sud (South Highland) si evidenziano struttura meno intensa che a nord e una maggior dolcezza degli aromi, con marcato retrogusto secco tipico degli Highland.

Infine nelle terre ad est (East Highland) i malti si differenziano tra loro addirittura a seconda che siano prodotti a nord o a sud di Aberdeen: i primi sono leggermente dolci con corpo medio e marcato sapore di cereali tostati, i secondi sono più pieni nel corpo e negli aromi con note citriche e di caramello. Comune a tutti gli East Highland è il tipico finale secco.

Senza addentrarci troppo nei dettagli, riguardo allo Speyside ci sono tali differenze tra un malto e l’altro da rendere necessaria l’individuazione di "distretti" di produzione.

La Scotch Malt Whisky Society li ha classificati a seconda dei fiumi che vi scorrono: Lossie, Findhorn, Upper Spey, Lower Spey, Deveron, Fiddich e Dullan.

Alla categoria degli Islay appartengono gli Whiskies considerati più intensi all’ olfatto ed al palato di tutti. Hanno corpo medio tendente a pieno con netti sentori di torba, fumo e iodio, sono fenolici e medicinali, con evidenti reminescenze marine.

Campbeltown rappresenta un’area dove un tempo operavano 32 distillerie, oggi ne sono rimaste soltanto due. I loro prodotti hanno il caratteristico sapore agro-dolce con decise influenze marine che lasciano tracce di sale sul palato. Il corpo è medio.

Infine arriviamo ai Lowland, considerati fra i più leggeri e per questo indicati come perfetti malti da introduzione o da aperitivo. Colore pallido, marcato sentore di cereali e intense note di fiori sono le caratteristiche salienti.

Anche per questa categoria un tempo c’erano molti rappresentanti; oggi sono rimasti in pochi, e spesso trovarne qualche vecchia espressione è una vera delizia per ogni appassionato.

Comunque, non spaventatevi: per bere un buon Whisky non serve avere la cartina della Scozia davanti. Era indispensabile farsi un’ idea di come ogni distilleria riesca ad esprimere il carattere della regione in cui si trova attraverso il proprio malto, anche per smentire quanti dicono che "uno vale l’altro".

Tempo fa mi capitò di comparare un Glenfiddich ed un Glendullan imbottigliati verso la fine degli anni ’70 insieme ad un amico della Society; non immaginate quanto fossero diversi tra loro, pur considerando che le distillerie distano l’una dall’ altra solo qualche centinaio di metri !

Erano proprio queste diversità a rendere ogni Whisky unico e tipico; purtroppo la profonda modernizzazione introdotta tra gli anni ’70 e ’80 nel processo produttivo ha appiattito e standardizzato i sapori.

Sarà questo l’argomento del prossimo incontro, che sono sicuro non vi lascerà insensibili e che, al contrario, è sempre fonte di interessanti discussioni fra noi appassionati.

 

Alessandro Binda

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